Mostra: Pellegrinaggio tra le nuvole “2° appuntamento” presso il Santuario di Belmonte (TO)

MOSTRA: PELLEGRINAGGIO TRA LE NUVOLE “2° APPUNTAMENTO”

Mostra scultura religiosa Belmonte

SANTUARIO DI BELMONTE (TO)

Dal 20 novembre 2016 al 31 Gennaio 2017: Mostra di scultura monumentale all’aperto a cura di Scaramella Studio di Scultura, in collaborazione con i frati Francescani.

PELLEGRINAGGIO DI SPERANZA

Mostra di scultura sacra monumentale all’aperto a cura di Scaramella Studio di Scultura.

Si tratta di una mostra a cielo aperto, dove vengono  esposte opere di scultura contemporanea; vengono rappresentati i Santi popolari, le più ricorrenti Madonne, gli ultimi Papi. Praticamente un luogo creato, un museo all’aperto dove regna un’atmosfera surreale: sguardi che ti penetrano, braccia che ti accolgono, mani che ti seguono, pensieri che ti trasmettono… Che  tu poi ritrasmetti… Se vuoi… Sensazioni che ti fanno riflettere su tante cose, sulla vita, sugli altri, sul perché…

Pellegrinaggio di speranza: perché? …

Il pellegrinaggio è un viaggio che si percorre per raggiungere una meta, un obbiettivo spirituale dentro se stessi, alla ricerca di verità più profonde… Ricercare noi per ricercare gli altri… Capire di più gli altri attraverso il nostro pensiero… La nostra disponibilità verso gli altri… Un viaggio di speranza, perché abbiamo bisogno di speranza per superare questo stato di confusione che ci avvolge… Dove interi popoli si muovono da un Continente all’altro alla ricerca di una nuova vita, più dignitosa… Una vita tra umani della stessa specie…  UGUALI…

Questa mostra vuole soprattutto far riflettere sui temi del nostro tempo: la religione come movimento per la vita… Qualunque religione… Intesa come il motore per avvicinare i popoli, farli convivere in serenità, amore, fratellanza.

La scultura Scaramelliana…

Della famiglia Scaramella… Opere realizzate in nome di una passione unica verso la bellezza della natura, l’uomo in relazione con il divino, inteso come centro dell’universo, sculture rivolte alle capacità razionali umane… Sculture rivolte alla credenza della salvezza nella religione di Dio…

Opere di scultura che rappresentano Cristo, mentre porta la croce, con le braccia aperte, con le braccia chiuse, sulla croce… Morto. Il sangue di Cristo, la sofferenza…  Il perdono…

« La scultura parla, trasmette il messaggio… Tu la osservi… Se vuoi recepisci il messaggio…  Se vuoi fai finta di niente e passi oltre…  “Ricordati che dopo ne troverai un’altra”… Una voce si alza nel silenzio irreale … “Ti provocherà di nuovo, ti invierà nuovi messaggi”… “Forse questa volta non potrai far finta di niente”… ».

Sculture Scaramelliane…  Da capire… Da scoprire… Sculture per il popolo che vuole meditare sull’amore di Dio, sculture da osservare, da ascoltare… Da ignorare… Se vuoi.

Scaramella Studio di Scultura si trova in Canavese nel Comune di Front (TO) – dal 1984 la famiglia si occupa della progettazione, esecuzione  e divulgazione di opere di scultura monumentale attraverso la realizzazione di simposi, mostre, ecc…

Il Progetto “Pellegrinaggio” parte il 16 Dicembre 2015 con l’inaugurazione della mostra a cielo aperto, nello splendido scenario Canavesano del Santuario del Sacro Monte di Belmonte (TO), una mostra realizzata in collaborazione con i Frati Francescani e conclusa l’11 Gennaio 2016 con un grande abbraccio a tutti i pellegrini.

Il 23 Marzo 2016 la mostra si rinnova sul piazzale superiore, davanti alla Basilica del Santuario di Oropa. Si aggiungono alcune opere commemorative della passione, morte e resurrezione di Gesù in occasione del periodo pasquale.

Il progetto “Pellegrinaggio” prevede di continuare questo discorso, meraviglioso, e di proporlo in molteplici luoghi di accoglienza, sensibili ai contenuti della misericordia di Dio, alla fratellanza di tutti i popoli…

Nicola Scaramella

 

LA MOSTRA IN CONCERTO FIGURATO

Il pellegrinaggio delle nostre sculture nei luoghi di pellegrinaggio della gente, continua, cosa per niente scontata!

Alcune opere realizzate negli anni dal nostro laboratorio verranno esposte all’aperto, a contatto diretto con le persone, fuori dalle collocazioni convenzionali, per farle suonare attraverso le loro forme ed i loro colori in un concerto figurato per chiunque, raccontando e sottolineando la forza del loro messaggio.

Tra le dodici statue che abbiamo scelto per questa mostra di arte sacra a cielo aperto ci sono il Cristo che porta la croce, il Cristo della scavigliazione ed il Cristo Redentore di tre metri, con le sue grandi braccia aperte.

Tre opere realizzate per committenti diversi, luoghi diversi e in anni diversi; che però vediamo assieme, vicine, in laboratorio…

Dopo le domande dei nostri bimbi: “Ma sono tutte tre Gesù?… Ma perché si è caricato tutto quel peso e va avanti ugualmente?… Ma perché gli hanno fatto tutto quel male?… Ma come fa ad accoglierci tutti?…”

Anche a noi è venuta una domanda: “Cosa fanno qui? A chi raccontano passione, morte e resurrezione di Cristo in cui possiamo trovare la redenzione ? ”

C’è poi la grande Madonna nera, con il suo bimbo in braccio che giocherella con il mondo che ci ha donato e per cui si è fatto uomo.

Santa Maria degli angeli, la Madonna delle grazie e la Madonna del soccorso, tre sculture grandi al vero.

La rappresentazione della Madonna che ci è stata richiesta negli anni, nel candore, in ascensione; pronta ad ascoltare le nostre richieste per farci anche grazie e infine donna forte e protettiva di noi tutti.

Portiamo il San Giuseppe che in questa statua si definisce il custode.

San Francesco, santo di cui Papa Bergoglio ha scelto il nome.

Il Buon Pastore, simbolo della Porta Santa e della misericordia.

Figura di cui abbiamo un grande bisogno in questo momento in cui non facciamo altro che smarrire la retta via: quella della pace , della solidarietà e della fratellanza,.

San Antonio da Padova e San Leopoldo Mandic, in onore del luogo che ci ospita. Il primo, alto due metri e trenta con il Bimbo tra le braccia che sgambetta teneramente. Il secondo alto un metro e ottanta, grande della sua santità anche se piccolo era il corpo, divenuto noto ai media dopo la traslazione delle sue spoglie assieme a quelle di san Pio a Roma, voluta da Papa Francesco.

Ci sono poi i busti degli ultimi tre Papi: Papa Giovanni Paolo II con gesto benedicente; Papa Benedetto XVI con le mani in preghiera e Papa Francesco con un leggero sorriso sul volto.

 

Fare queste mostre, mettendo a disposizione quello che sappiamo fare meglio cioè alcune delle nostre opere, dedicarvi tempo ed impegno per prepararle, per portarle e controllarle è un tentativo di dare un contributo e di fare la propria parte, per riflettere e per condividere questo messaggio, per rendere un pochino migliore questo nostro mondo sbandato.

 

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